MOLTO BRITISH. QUASI PUNK.
Praticamente quello che berrebbe un hooligan al pub.
Colore ambrato, aroma erbaceo del luppolo che ricorda thé nero e caramello, gusto del malto e amaro che si litigano le papille gustative ed una gradazione alcolica che si fa sentire solo agli ultimi sorsi.
Lo studio che sta dietro questa ricetta è stato interessante, mi ha fatto scoprire consuetudini produttive, di servizio e di consumo che non conoscevo: risvolti aromatici del lievito, uso dei luppoli e temperature di servizio (il meglio di se lo da tra i 10° ed i 13°!).
Curiosità: La ricetta originale è stata stravolta il giorno prima della cotta per provare dei nuovi malti. Ottima decisione!


COME LA BEVO?
Questa è una birra che ben si adatta sia al bancone che alla tavola.
Può essere abbinata ad un’ampia varietà di cibi e portate: anelli di cipolla e fish and chips, pollo o maiale arrosto, agnello, formaggi delicati e dolci al burro con aveta, uvetta o frutta secca.
L’importante è berla con moderazione.
Oppure no. 😉